2 ma non 2 ... una
storia curiosa
dalla novella di Pirandello O
di uno o di nessuno
adattamento e regia Marinella Anaclerio
con
Luca Buonocunto, Simone Castano, Ernesto De Stefano, Marzia Pellegrino
disegno luci Cecilia Nocella; organizzazione Ermelinda Bonifacio;
assistente alla regia Marta Genovese; costumi e musiche a cura di Marinella Anacelrio
Roma, Teatro Colosseo – fino all'11 Marzo
adattamento e regia Marinella Anaclerio
con
Luca Buonocunto, Simone Castano, Ernesto De Stefano, Marzia Pellegrino
disegno luci Cecilia Nocella; organizzazione Ermelinda Bonifacio;
assistente alla regia Marta Genovese; costumi e musiche a cura di Marinella Anacelrio
Roma, Teatro Colosseo – fino all'11 Marzo
Un lavoro avvincente quella di
Marinella Anaclerio al Teatro Colosseo.
2 ma non 2 brilla grazie a un rielaborato
studio della novella O di uno o di nessuno, un’analisi che con
spensierata leggerezza mette a fuoco l'indole esistenzialista dei personaggi
pirandelliani. Questo, grazie ad un gruppo di quattro bravi e giovani attori,
ben diretti dalla regista. Da una modesta messa in scena, scatta un meccanismo
che ruota intorno al simbolismo fino a toccare un gioco reale del teatro, portando
un ritmo crescente attraverso il rapporto inscindibile dei tre protagonisti
della storia. Sono Carlino Sanni, Tito Morena, e Melina, un ménages à trois che in questa versione
appare molto più leggero e meno enfatizzato, rispetto all'omonima pièce in tre atti che Pirandello stesso
trasse dalla sua novella. I battibecchi fra due amici, Tito e Carlino (Simone
Castano ed Ernesto De Stefano) circa le irresponsabilità e la scarsa
preoccupazione che ciascuno rinfaccia all'altro sulle conseguenze del rapporto
con Melina (Marzia Pellegrino), lasceranno il tempo ad una riappacificata
riconciliazione data dalla nascita di un bambino (interpretato dalla stessa
Pellegrino) mentre la giovane donna morirà. Un susseguirsi di momenti –
attraversato dal dubbio sulla paternità, dal significato dell'amicizia e da un
grandissimo amore – culmina in un lieto finale, grazie alla co-partecipazione
di un simpatico narratore “intrufolatosi” in prima persona all'interno di
questa storia (Luca Buonaconto) che con disinvoltura ci scruta e cerca l'occhio
dello spettatore. Da vedere!
Mauro Sole!
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