C’era una volta…un jeans e una maglietta
Di e con Nino D’Angelo
Teatro Ambra Jovinelli –
Roma
fino al 12 febbraio
Lo storico ossigenato caschetto biondo napoletano si confronta e
si scontra con la chioma “naturale” di un più attuale Nino D’Angelo che discute
sul merito del successo ottenuto con il suo alter
ego. Due vite, due tempi, due periodi storici, due modi di cantare che si
incontrano e, alla fine, si ritrovano, in uno spazio scenico all’avanguardia: se non vi sono praticabili,
gli strumenti elettronici e digitali ormai consentono una rivoluzionaria
scenografia bidimensionale che ci riporta con grande nostalgia verso la nostra
amata commedia dell’arte e già solo per questo lo spettacolo meriterebbe di
essere visto. Lo scugnizzo napoletano che riempie il teatro Ambra Jovinelli,
mette il sigillo su una serata che gradiscono anche i non-napoletani, perché se
la critica più banale può spingersi a fossilizzarsi solo sulla non-comprensione
relativa ai testi delle sue canzoni, c’è come nel nostro caso, chi pur non
essendo napoletano vede il valore dell’intensità e della capacità di
interpretazione che i “due” D’Angelo riescono ad esprimere in scena. Nino D’Angelo
ama le sue canzoni, ama il suo mondo con sincerità e questo riesce ad evidenziarlo proprio attraverso la sua bravura, la sua esperienza (memorabile il concerto del 1986 all'Olympia di Parigi); così come trapela l’affetto per il suo passato quando
menziona aneddoti simpatici accorsi prima del successo. Ricordi raccontati un
po’ alla Troisi, che dipingono una Napoli semplice, bella, nostalgica. Caodiuvato
dalla presenza di bravissimi giovani attori che ballano, recitano e cantano – che
per fortuna non sono scorie di reality – il cantautore seduce il pubblico e
riesce ad attirare anche grazie alla partecipazione nella pièce dell’attore trasformista Alan De Luca. Uno spettacolo dignitoso mediante il quale attraverso vari omaggi e citazioni d’eccezione
come quella per Mario Merola o, ancora per il maestro Sergio Bruni, il cantautore napoletano riesce nel
suo “one man show”. E quella duplice personalità che in lui si manifesta si
unisce e poi, cosa sarebbe il teatro stesso, senza il suo doppio?... Applausi e quattro chiamate alla ribalta per
il Nino nazionale. Una nota di grande merito alla vocalist che accompagna D’Angelo
nelle sue canzoni. Infine, grande ovazione per il successo Senza giacca e cravatta che chiude lo spettacolo.
Buona Scena!
Carlo Dilonardo
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