Brunori Sas
Roma, Auditorium Parco della Musica, 23 Novembre
Dopo il pluri premiato successo del suo album d'esordio Vol.1 e le numerose tournée degli ultimi due anni per tutto il paese con un grandissimo riscontro di pubblico nei circuiti indipendenti e non, il cantautore calabrese più noto del panorama attuale, Dario Brunori, arriva con la sua Brunori Sas a conquistare l'intera Sala Petrassi dell'Auditorium. Un concerto coinvolgente e vibrante quello del 23 Novembre, con un Brunori pienamente consapevole dell'impatto e dell'immagine guadagnatasi fino ad ora, ma non per questo cullatosi in essa e pronto a sorriderci sopra, a fare dell'autoironia rivolgendosi al pubblico: composto evidentemente da romani, ma anche dai fans corregionali: una folla che a malapena ha potuto contenersi nella compostezza che il luogo suggeriva. E in effetti la musica di Brunori ha saputo varcare la barriera delle poltrone della sala, travolgendoci in una calzante mistura di accenti musicali: da quello più folk, al rock, al più dolce, dai temi leggeri a quelli più profondi, come la canzone che ha aperto la serata Come stai fino a Rosa. Seppur dichiaratamente aggressivo quest'ultimo brano tratto dall'album uscito quest'estate Vol.2–Poveri Cristi, ha suscitato l'immediato accompagnamento con le mani degli spettatori, effetto che si è ripetuto per le più leggere ma sempre apprezzatissime Italian Dandy e Lei, Lui e Firenze. Non son venuti meno i momenti romantici nell’esecuzione de Il Pugile o Bruno mio dove sei, che hanno visto il cantautore Brunori accompagnato dal bravissimo violoncellista e chitarrista elettrico Stefano Amato. Altrettanto di rilievo, il sassofonista e flautista Mirko Onofrio, dalla carica allegra e frenetica del sax che lascia per il caotico suono del flauto in Animal Collecti. Da citare gli altri componenti: Massimo di Palermo (alla batteria) Dario Della Rossa (tastiere) e Simona Marrazzo (corista e percussionista). Una serata con aspettative ripagate ampiamente e una folla che, a fine concerto, ha appluadito con entusiasmo un concerto conclusosi nel migliore dei modi.
Mauro Sole!
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