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venerdì 29 aprile 2011

O - Z
WEST


dj-set Mirto Baliani
drammaturgia Chiara Lagani
regia, spazio scenico Luigi de Angelis

con Francesca Mazza
persuasori occulti Marco Cavalcoli e Chiara Lagani
FANNY & ALEXANDER

Teatro del Krak, Ortona (Chieti) 22marzo

Abbiamo assistito ad uno degli spettacoli più interessanti del momento, un autentico mosaico di piccoli insiemi scardinati da un'unica entità sul palco. La protagonista del famoso romanzo di Frank Baum, Dorothy, la povera e innocentina protagonista de Il mago di Oz, non più bambina, è già in sala ad attenderci seduta davanti un tavolino che sarà per la prima parte dello spettacolo il sostegno fisico ma anche lo sfogo dei suoi risvolti nevrotici. È come se la drammaturgia e la regia dei due pilastri di Fanny & Alexander, rispettivamente Chiara Lagani e Luigi de Angelis, fosse costruita appositamente sulle capacità di un'attrice del calibro di Francesca Mazza, che dal tintinnìo delle dita sul tavolo al disegno circolare con le gambe sotto di esso, comincia a dare i primi segni impulsivi di questo viaggio psichedelico all'interno del disequilibrio psicologico di una Dorhoty di mezza età con immancabili scarpette rosse argentate. Un'atmosfera fredda, forte e dirompente che colpisce per lo smarrimento della protagonista dentro se stessa, tale da diventare così all'unisono proprio col suono mandato ininterrottamente ad opera di dj Baliani. Il risultato è uno spettacolo che dall'inizio alla fine porta ad alti livelli la sincronia tra il corpo dell'attore e la musica che simboleggia, in tal caso, l'esasperazione della protagonista rispetto alle nozioni formato publicitarie-politiche citate in contrasto con l'insieme di nozioni e indicazioni emesse dalle voci fuori campo registrate, un effetto culminante soprattutto per la seconda parte dello spettacolo che ha previsto lo smantellamento dalla postazione iniziale e vede Francesca Mazza muoversi in totale naturalezza attraverso le variabili geometriche che il palco può farle sfruttare. Ritmo e gestualità frenetica, ma mai fasulla, sono all'ordine di questo one woman show, degno di aver vinto il prestigioso premio Ubu per la categoria come miglior attrice, quindi per Francesca Mazza che non si è smentita del suo vigoroso gioco reale da palcoscenico che la rende sulla scena una delle più autentiche attrici del nostro panorama contemporaneo. Non uno spettacolo pro femminista ma un inno alla femminilità e alla fragilità della donna immerso in un percorso a base di micro-cip ed elettronica.


Mauro Sole

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