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venerdì 26 novembre 2010

BIZARRA

quinta puntata, “C’è gente per cui 350 pesos non son nulla”

Di Rafael Spregelburd / traduzione: Manuela Cherubini

Direzione artistica: Manuela Cherubini, Giorgio Barberio Corsetti, Giorgina Pilozzi

Squadra Regia: Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Fabio Cherstich, Flaminia Caroli

Una produzione: Angelo Mai, Fattore K, PsicopompoTeatro

Con il sostegno di:

Semintesta – Spazio Zip, Rialtosantambrogio, produzionepovera, I Generali

Direttrice di produzione: Donatella Franciosi

Produttore esecutivo: Francesca Mancini

Cast degli eroi di BIZARRA – C’è gente per cui 350 pesos non son nulla :Pepita Cianfoni, Luisa Merloni, Raffaella Pontarelli, Patrizia Romeo, Raimondo Brandi, Fabio Pappacena, Giorgio Sorrentino, Gianmarco Di Lecce, Laura Riccioli, Serenella Tarsitano, Pamela Sabatini, Marco Quaglia, Andrea Capaldi, Andrea Alessandro Labozzetta, Paolo Civati, Mary Di Tommaso, Paola Michelini, Simona Senzacqua, Ferruccio Ferrante, Stefania Aluzzi, Gaspare Balsamo, Sylvia De Fanti, Valentina Bruscoli, Clara Galante, Alessandra Di Lernia, Andrea Martorano, Mariano Arenella, David Power, Orsetta Paolillo

Spregelburd si dilunga molto, ma molto di più rispetto alle prime puntate e le sue tele tessono una ragnatela ancor più fitta e arguta, dove il nuovo s'incontra e si scontra col vecchio, l'imprevedibile è una sorpresa senza precedenti. Ecco arrivato il tanto atteso concorso di Miss Conceria: più che Miss, si direbbe Trans Conceria, visti i simpatici interventi di Mariano Arenella, Andrea Capaldi e Andrea Labozzetta, convinti e realizzati nel trucco delle rispettive concorrenti: la ginnasta Valeria Perez, Mona Zucker e Desideria. Ma a tutti ecco che spiazza la donna bionica (gli occhi fantascientifici di Orsetta Paolillo/Mora Tano) in un monologo apocalittico conclusosi in un finale degno di un concorso “bizarro”. Ritroviamo la nostra cara Velita la cui dolcezza sta per prendere il sopravvento, ma la sua incapacità di leggere le giocherà un brutto scherzo, lasciando spazio ad Alba (Laura Riccioli), vincitrice di una performance omaggio a Jennifer Beals in “Flash Dance”. Le loro insoddisfazioni, Velita per la sua sfortuna che rinfaccia simpaticamente (Pepita Cianfoni come non mai) al suo autore (che ora la mette anche in cinta di Sebastian) e Alba per l'impossibilità di avere Washington Ureta (Gianmarco di Lecce), l'innamorato di Velita, tengono ben salda la prima parte di questa puntata che ad ogni modo è indubbiamente quella intrisa di spunti sessuali: un episodio ai culmini dell'eros. Si pensi che nemmeno un luogo come un inconsueto convento colmo di suore, una più stravagante dell'altra, riuscirà a farsi contagiare da questo “seme” dell'erotismo, un seme letteralmente da piantare e che profuma di sospetto. Si pensi alla vena creativa di Giorgio Sorrentino che arricchisce sempre di più il personaggio di Alvaro Aluche, più spietato, ironico nelle vesti di presentatore di Miss Conceria e che non demorde mai davanti un po' di carne femminile, specie con la sua Mona. Sprizza tanta voglia anche la nuova dottoressa Szpunberg (Alessandra Di Lernia) che curerà il povero Sebastian, scampato e inconsapevole dell'omicidio architettato dal padre, una dottoressa rappresentante una crisi che si elargisce dal confine dell'argentina di Spregelburd, quella d'astinenza sessuale, un atteggiamento alquanto coerente alla risata se contrasta con quello sofisticato di Abelarda Ritchie de Pierri Macao,new entry, madre di Sebastian intenta a ripulire un po' la piazza (l'ingresso di un attrice del calibro di Clara Galante). Se nel frattempo la conoscenza tra Huguito (Raimondo Brandi) e Trisha (la nostra esplosiva Serenella Tarsitano) supera il limite della disinibizione, Felicia Auster del canto suo non si smentisce mai, cogliendo l'occasione per consolarsi di un aitante “stripper” degno di lei, quale magari potrebbe essere il commisario ambiguo Francisco B. Mayers (Gaspare Balsamo sempre audace nelle trattative con Patrizia Romeo). Perchè la discordia che regna sovrana sulla Bizarra argentina possa affievolirsi, Spregelburd, anche se in un certo margine del testo, lascia sempre un atto risolutivo all'immagine di Candela, sempre più disinteressata alla sua vita precedente, colma di un amore incondizionato per i poveri che comincia a farla equiparare di più alla gemella Velita. Saranno mai ricompensate di questa innocenza le due sorelle? E riusciranno a riabbracciare la loro vera madre ora in balia di una famiglia di rimbecilliti portoghesi? Continuate a seguire le puntate all'Angelo Mai ogni settimana fino al 23 Dicembre.

Buona scena! Mauro Sole

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