TROTE
Con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Anna Maria Ghirar
Regia
Nicola Pistoia-Paolo Triestino
Fino al 24 ottobre
Teatro Manfredi - Ostia
Venerdi sera. Il laboratorio è già chiuso. Un’infermiera gentilissima consegna ugualmente le analisi. “Non lo dica a nessuno, mi raccomando”.Analisi che possono decidere il futuro.Sabato, bella giornata. Un uomo pesca sull’Aniene. Trote. Perché ormai sono rimaste solo quelle. In lontananza Roma e la sua fretta. Roma ed i suoi figli di oggi. Roma ed i sogni di chi crede che una seconda possibilità nella vita ci sia sempre.Dopo “MURATORI”, “GRISU’, GIUSEPPE E MARIA” e “BEN HUR”, ecco ancora insieme Triestino e Pistoia in questa nuova commedia scritta appositamente per loro da Edoardo Erba.Una storia a tratti esilarante, a tratti amara, a tratti dolce, impaurita ed inaspettata.
Come la vita.
(fonte: comunicato stampa)
Maurizio, meccanico romano, subisce la frenesia della capitale: frenetico è il suo telefonino che squilla di continuo, frenetico è il suo gesticolare e il suo parlare con la moglie e con i sottoposti, frenetici sono i rapporti con le sue amanti che cambiano di continuo. Luigi, operaio di Pomezia flemmatico e riflessivo: la sua vita si divide fra la fabbrica, dove da quarant'anni tira la stessa leva e respira diossina, e le rive dell'Aniene dove va a pescare le trote. Le loro vite si intrecciano per uno scambio di cartelle cliniche che vedono prima l'uno (a torto), poi l'altro (a ragione), vittima di un brutto male a cui non c'è rimedio. Maurizio è in preda all'ansia e alla confusione, i suoi pensieri viaggiano con i ritmi della città e sono impossibili da gestire al punto che nemmeno dopo la rasserenante scoperta dell'equivoco la sua mente riesce ad essere lucida come prima. Luigi semplicemente si affida allo "scorrere delle acque": la notizia sembra passargli accanto, scivolargli addosso, poi perdersi nel vento come un aeroplanino di carta. E poco importa se, ad un passo dal prepensionamento, stava per realizzare i suoi sogni. Nonostante gli argomenti trattati, lo spettacolo non è mai angosciante. La messa in scena è sempre animata da una grande comicità perchè il ben studiato carattere dei personaggi permette di trovare la risata in tematiche come la malattia terminale e la morte, senza mai sminuirli o risultare superficiali. Un plauso all'autore... "Trote" si svolge su due piani: quello reale, in cui Triestino e Pistoia portano in scena con grande maestria, più che i personaggi, gli uomini; quello surreale in cui si penetra nell'anima dei protagonisti e si viene travolti dall'emozione. Gli attori si muovono in una scenografia fatta di pedane traballanti che rendono la precarietà della vita e l'idea che ogni passo è incerto, perchè incerto è il nostro destino. Le luci e i suoni completano alla perfezione le atmosfere mutevoli della rappresentazione e ci aiutano a vivere a fondo tutto ciò che questo bellissimo spettacolo ci regala. Senza dubbio all'altezza dei due protagonisti è la deliziosa Anna Maria Ghirar che con grande vigore e senza nessuna esitazione interpreta la moglie di Maurizio. Ancora una volta Triestino e Pistoia portano in scena una storia fatta di persone reali alle prese con i problemi di oggi, a testimoniare che le grandi storie sono quelle di tutti i giorni.
Buona Scena!
Gennaro Paraggio e Giuliana Meli
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