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lunedì 26 luglio 2010

EDIZIONE 2010 CONCORSO

AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMO

TeatroLoSpazio – Roma

Si è conclusa la terza edizione del premio “Autori nel cassetto, Attori sul comò”, ideato da Michela Andreozzi, Alberto Bassetti, Rosario Galli, Francesco Verdinelli, Adriano Vianello. Sul palcoscenico del Teatro Lo Spazio di Roma si sono alternate numerose giovani compagnie dando vita ad una sei giorni di messinscene teatrali che avevano come prerogativa quella di essere costruite e/o elaborate con la forma di corto della durata non superiore ai quindici minuti. Nella serata di Sabato 24 luglio le cinque compagnie, selezionate da una egregia giuria composta da attori e addetti ai lavori fra tutte quelle che si sono esibite nelle giornate precedenti, hanno dato vita ad un divertente e, in alcuni casi, speranzoso momento di spettacolo dal vivo. Diciamo speranzoso proprio per sottolineare come la passione messa in campo da queste giovani leve del teatro italiano - che mai come in questo ora vive un momento così buio, triste, sconfortante e demotivante – possa dare vita ad auspici di miglioramento.

La Compagnia vincitrice del concorso è la IoMai, che ha portato in scena un corto dal titolo Il padre di Luca scritto e diretto da Luca di Giovanni, estratto di un testo completo che si basa su una surreale drammaturgia (con note di riferimento alla drammaturgia di Annibale Ruccello, a detta dell’autore), la quale sfugge ad una vera e propria possibilità descrittiva; secondo la giuria, presieduta da Ennio Coltorti, è sembrato il “testo-corto” più completo per la cura e l’attenzione dedita a tutte le componenti di uno spettacolo nonostante il principio di sintesi, insito nella formula stessa del corto teatrale. Il secondo premio è andato al testo Le Tre, la cui regia e drammaturgia è stata realizzata, appositamente per il concorso, da Gabriele Carbotti: una buona ed interessante idea drammaturgica, leggermente acerba da un punto di vista attoriale. Va dato atto al giovane autore di aver scritto il testo ex novo, qualche ora dopo aver letto del bando e questo, a mio avviso visto l’interessante tematica affrontata, andava tenuto in maggiore considerazione. Il terzo premio è stato attribuito a Rosario Mastrota per il testo Fine, un testo-denuncia dedicato alla disperazione di un attore alla ricerca di un tentativo di riscatto da questa società basata su raccomandazioni e perversi giochi di natura sessuale tra politica e spettacolo.

Per quanto riguarda gli altri due testi, Badami e Modestia a parte, l’uno basato sul tema della violenza sulle donne (in particolare extra-comunitarie), l’altro un assaggio di teatro-danza pur nel loro valore, sono stati esclusi in quanto troppo “settoriali” e di contenuto artistico-drammaturgico troppo specifico; pur non sottovalutando il visibile sforzo autoriale/attoriale in entrambe le perfomances.

Resta comunque il fatto che al di là dei vincitori e degli sconfitti, riteniamo che la possibilità data dal teatro Lo Spazio e da questo concorso sia di indiscutibile valore in quanto è una di quelle gocce d’acqua (pulita) in uno sconfinato mare (non proprio e non sempre limpido!). Agli organizzatori il merito di aver dato, sia pur per una settimana soltanto, un po’ di respiro a questi giovani attori, registi, autori e, non ultimi, agli spettatori.

Buona Scena! Carlo Dilonardo

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