di Adriano Bennicelli
Regia Michele La Ginestra
fino al 16 maggio 2010, Teatro Sette – Roma
Last minute è la formula di viaggio che consente il maggior risparmio sulle mete internazionali ed esotiche in particolare.Last minute è anche l’ultimo minuto possibile, gli ultimi e imprevisti sessanta secondi a disposizione per ripercorrere e rivalutare la propria esistenza, prima che un evento inaspettato chiuda la parentesi, comunque sia andata. E’ un viaggio, tra risate e riflessioni, nelle distorsioni della contemporaneità…Adriano Bennicelli fonte http://www.teatro7.it/Inscena/2009%20-%2010/inscena%20LAST%20MINUTE.html
Da diverso tempo la coppia autore-regista/Bennicelli-La Ginestra rappresenta un punto di riferimento per il teatro italiano contemporaneo di prosa, poiché staccato dai numerosi ed inutili accademismi di molte nostre scene, così come non ancorato alle pseudo-avanguardie. È una drammaturgia pulita, vicino al cuore, che parla alle emozioni dello spettatore quella di Bennicelli: si ride, ma dopo qualche secondo ci si proietta sul piano della riflessione, focalizzando l’attenzione sulle “misere miserie” della natura umana. Il testo-spettacolo a cui abbiamo assistito dà la sensazione di una carezza che produce lo stesso dolore di un pugno nello stomaco: la storia di un viaggio, un viaggio in Thailandia, per qualcuno di piacere e divertimento, per altri di loschi affari, per altri ancora di ordinario lavoro, che vede una conclusione non fine a se stessa ma collegata strettamente con le storie di ciascuno dei personaggi coinvolti. Il pubblico sorride, ride per molto tempo, quasi per tutto lo spettacolo, fino a quando nella sala è gelo, freddo, direi che dilaga un rumoroso silenzio. L’ottima regia di Michele La Ginestra, ritmica, precisa, tiene incollato lo spettatore per tutto il tempo della pièce anche perché il giovane regista (che, come si sa, è anche attore e autore), essendo ormai veterano della scena conosce molto bene il funzionamento di quel marchingegno ad orologeria che è il teatro e La Ginestra sa bene quando e come farlo esplodere, ottenendo gli ottimi risultati che consentono al suo teatro e, in particolare, a questo testo di continuare ad effettuare repliche anche oltre quelle stabilite. Novanta minuti di buon teatro, grazie anche ad un cast di attori realmente bravi, precisi; ciascuno di loro, sembra essere vivo nel suo personaggio: ciò ci piace oltremodo perché oggi che di attori ce ne sono tanti, ma tanti, ma tanti…è cosa rara!
Buona Scena! Carlo Dilonardo
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