più di 10.000 lettori hanno scelto LE GRANDI DIONISIE...

giovedì 6 maggio 2010

DIARIO INTIMO DI SALLY MARA

di Mario Moretti – dal romanzo di Raymond Queneau

con Giovanna Lombardi

fino al 9 maggio 2010, Teatro dell’Orologio – Roma

L’adattamento scenico del “Diario intimo di Sally Mara” deriva dalla sovrapposizione teatrale dei due romanzi in cui Raymond Queneau adotta, con raffinata civetteria, lo pseudonimo di Sally Mara: il primo è il “Diario intimo”, del 1950, il secondo è tratto dalle “Opere complete di Sally Mara”, del 1962. Parente intima di Zazie, l’eroina di uno dei più famosi romanzi di Queneau (“Zazie dans le métro”) Sally naviga con imperturbabile impudicizia verso una educazione sentimentale che, prima di tutto, è iniziazione sessuale.

(Fonte: http://www.atrapalo.it)

Una combinazione perfetta di regia ed interpretazione scenica rende questo spettacolo un vero e-vento. Lo spettacolo creato da Moretti, infatti, regala allo spettatore un esempio di teatralità, intesa come gioco. Facciamo che io sono…dicono i bambini iniziando il loro gioco e ci credono a tal punto da far cascare nella loro infantile trappola anche gli adulti; la stessa convinzione esprime e regale l’attrice Giovanna Lombardi che in questo testo che l’aveva vista protagonista già qualche anno fa, riesce a diventare padrona della scena e dello spazio in cui il regista l’ha voluta. La forma del monologo, si sa, è una delle possibilità di messinscena teatrale più diffuse (ai limiti, spesso abusata), ma anche la più complessa, poiché l’attore (quello bravo) deve essere capace di non far distrarre lo spettatore, tenendolo in tensione tutto il tempo (per tensione, intendiamo quantomeno “at-tenzione”): ebbene, Giovanna Lombardi riesce perfettamente nel suo compito, illustrando con vitalità l’ edulcorato diario della pulzella irlandese. La scenografia è essenziale e, nello stesso tempo, funzionale per ogni singolo movimento: nessun elemento scenico è posto a caso, tanto per riempire spazio. Uno spettacolo che riesce bene anche grazie alla sua anche perfetta durata a mantenere vivo l’interesse dello spettatore con momenti di pungente ironia presente nel testo e, soprattutto, resa vera dall’attrice.

Buona Scena!

Carlo Dilonardo

Nessun commento:

Posta un commento