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lunedì 23 aprile 2012


CU A CAPU VASCIATA
Musiche dal vivo eseguite da Gianfranco De Franco e Ilaria Montenegro
Ideazione, musica, e prodotto da  Gianfranco De Franco
registrato e missato da Gennaro De Rosa
voci recitanti registrate di Saverio La Ruina, Maria Marino
Cosenza, Galleria Terrain Vague, 22 Aprile

Il primo disco del clarinettista Gianfranco De Franco, Cu a capu vasciata brilla di varianti musicali il cui suono sofisticamente studiato e messo a fuoco per il teatro si arricchisce. Quella di Domenica 22 Aprile presso la Galleria D'Arte Terrain Vague di Cosenza è stata una importante performance del musicista calabrese, che grazie all'accompagnamento musicale della flautista Ilaria Montenegro, sottolinea maggiormente il minimalismo sperimentale che pervade l'intero disco. Trattasi di un suono dolce e allineato, quello del clarinetto, mischiato al tempo stesso col folklore dei suoni riecheggianti nella Calabria di Dissonorata e L'Aborto. I  monologhi di Saverio La Ruina per i quali le musiche sono state composte vengono filtrate nuovamente dal suo stesso compositore dandone una linfa vitale curiosa cui non si rimane indifferenti, pensando all'apertura del concerto su Pensiero Segnato, prima traccia del disco dai toni narrativi lenti che dal vivo rendono maggiormente i suoi sussulti crudi e malinconici. Ottima scelta lo stacco leggero, che ha per l'appunto il sapore del comico, il secondo brano Le Zitellone Claudicanti. Nella Terrain Vague, il rosso purpureo tenue che ha abbracciato la sala invita a un piacevole distacco dalla visione per cui il nostro ascolto può cogliere maggiormente le tinte aspre simili al jazz fusion di L'attesa Spezzata e al carillon psichedelico di Pascalina e Vittoria. Un concerto che permette di snodarci con la musica circa i luoghi corrosi dalla povertà, la miseria e dall'occhio maschile di paese che segrega la donna al suo piacere e volontà. Quindi una musica che lascia intendere anche disperazione e dispersione dove c'è di conforto il filo continuo di una musica senza pause che la spezzi, eccetto la piacevole sorpresa di alcuni elementi naturali (Ricordi). Se si prendono i curiosi anelli/catene adoperati da Ilaria Montenegro per l'utima fase del concerto, la più esauriente nell'immaginazione, ritroviamo un mood dove spiritualità e follia coesistono sino alla propulsione di un suono affascinante e vigoroso: Sogno Negato e Volo Infermo  ultimi brani nati per la performance teatrale APP! Da ascoltare, davvero! A breve piccole e grandi tappe per tutto il paese per la sponsorizzazione di questa grande impresa indipendente di grande qualità.
Buon ascolto! Mauro Sole

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