più di 10.000 lettori hanno scelto LE GRANDI DIONISIE...

lunedì 13 maggio 2013


QUEL BRAVO RAGAZZO DI FRANCESCO NUTI

da un'idea di Rocco Tommaso Cicarelli
con

Rocco Tommaso Cicarelli, Camilla Bianchini, Diego D'Elia

Regia 
Diego D’Elia

Palazzo Santa Chiara - Roma 

A cinquantotto anni dalla sua nascita, il giovane autore siciliano Rocco Tommaso Cicarelli dedica questo testo ad una delle figure più controverse della cinematografia italiana: Francesco Nuti. Un evento significativo durato tre giorni e messo in scena in un meraviglioso teatro sito nei pressi del più conclamato e conosciuto Teatro Argentina. Nonostante lo spettacolo veda un' orchestrazione generale ancora molto acerba non può non risultare interessante e coraggioso l’omaggio che i tre giovani attori fanno a Francesco Nuti. Dopo aver descritto gli esordi con il gruppo cabarettistico dei Giancattivi, già formato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, si parla delle sue partecipazioni a trasmissioni televisive di successo come Black Out e Non Stop. Sempre con i Giancattivi, sotto la direzione dello stesso Benvenuti, l’ esordio cinematografico avviene nel agli inizi degli anni Ottanta, con il film Ad Ovest di Paperino. Sono gli anni dei “neonati” Verdone, Troisi, Arena, De Caro e Nuti, appunto. Occhio Pinocchio non incontra i favori del pubblico e pur continuando a girare, il regista toscano pare avere un lento ma continuo rallentamento di  consensi ai botteghini. Negli anni a seguire comincia il vero momento di difficoltà per l’attore, cause private e non, lo portano ad uno stato di depressione molto forte, fino all’alcolismo, causa di un rovinoso incidente domestico che lo costringe su una sedia a rotelle.
Francesco Nuti in Tutta colpa del Paradiso
È in questi anni che la cinematografia si interessa al fenomeno del regista toscano ed è in questo momento che Nuti raggiunge il massimo successo ma, come spesso accade, anche un difficoltoso rapporto con esso.Nel decennio successivo il film Occhio Pinocchio  non incontra i favori del pubblico e pur continuando a girare, il regista toscano pare avere un lento ma continuo rallentamento di  consensi ai botteghini.
Negli anni successivi comincia il vero momento di difficoltà per l’attore, cause private e non, lo portano ad uno stato di depressione molto forte, fino all’alcolismo. Nonostante gli sforzi per riprendersi e superare il brutto momento, un rovinoso incidente domestico costringe Francesco Nuti su una sedia a rotelle.

Cicarelli compie questo disincantato e nostalgico viaggio nella vita-carriera di Nuti attraverso alcuni momenti e scene salienti dei suoi film, riprodotte in scena, anche attraverso contributi audio che riportano alla luce l’inconfondibile parlata del regista toscano. Alla fine dello spettacolo spiega le ragioni che lo hanno spinto a questo testo; ragioni personali legate inesorabilmente al caso che gli consente di incontrare a Prato il regista toscano. Cicarelli, con il supporto dei suoi bravi colleghi Diego D’Elia e Camilla Bianchini regala al pubblico giunto un doveroso contributo a questo artista.
Il libro curato dal fratello, edito da Rizzoli

A margine, vogliamo ricordare una bella iniziativa. A fine spettacolo gli spettatori vengono invitati a lasciare in un grande pacco-regalo disposto all’ingresso, un ricordo, una testimonianza, un pensiero che il regista provvederà a far recapitare a Francesco Nuti. Ci è piaciuto molto questo gesto e volevamo renderlo pubblico.
Ancora, il nostro “buon lavoro” va al cast di questo spettacolo con l’auspicio che si possa lavorare ulteriormente su testo e scena per rendere al Nuti un ricordo davvero incancellabile.  
Buona Scena!
Carlo Dilonardo




Nessun commento:

Posta un commento