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mercoledì 21 marzo 2012


IL CATALOGO

Aide Memoire
di Jean Claude Carrière
traduzione e regia Valerio Binasco
scene e luci Massimo Bellando Randone
costumi Sandra Cardini
musiche Arturo Annecchino

Isabella Ferrari, Ennio Fantastichini
con Isabella Ferrari e Ennio Fantastichini

Teatro Quirino | Vittorio Gassman – Roma, fino al 1° Aprile


Fino al 1 Aprile 2012 sarà in scena al Teatro Quirino di Roma Il Catalogo di Jean Claude Carrere, con la regia di Valerio Binasco ed interpretato da due straordinari attori: Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari.
Jean-Jacques (Ennio Fantastichini), brillante avvocato e “Don Giovanni” della Parigi bene, conduce una vita da scapolo “esemplare” e passa le sue notti con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria ed è quindi costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne (Isabella Ferrari) alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. Senza troppi preamboli, la donna si installa a casa di Jean-Jacques sconvolgendo pian piano l’ordine della sua vita.
Una regia dinamica, fresca e pulita scandisce il vivace ritmo dello spettacolo che, nel pieno rispetto del testo, procede per quadri narrativi. Essi seguono la storia di due individui estremamente soli che si incontrano proprio quando le loro vite sembravano essersi assuefatte a tale condizione. Una donna priva di stabilità, senza dimora ed incapace perfino di preparare un the, riesce a prendere il sopravvento su un uomo totalmente radicato sulla carriera e una ludica vita sentimentale. Ci riesce ma senza comunicare, davvero e fino alla fine, ciò che avrebbe voluto dall’inizio.
Lo spettacolo si snoda tra il reale e il surreale, tra veglia e sonno e i lunghi dialoghi sono resi briosi e divertenti  dalla recitazione dei due attori. Un’idea registica di enorme efficacia, realizzata alla perfezione grazie al talento di Isabella Ferrari, è quella di dare a Suzanne un accento straniero, si direbbe dell’Est, carattere assente nel testo ma che pone forte sottolineatura al tema dell’estraneità, protagonista del testo. Dal canto suo, Ennio Fantastichini dà vita a un parigino perfettamente inserito nel suo mondo, di gran fascino e apparentemente sicuro di se stesso.
Una drammaturgia che, tra note di ironia e profonda riflessione, esplora il tema dell’incomunicabilità tra uomo e donna e che mediante questa messinscena indubbiamente da vedere e applaudire, indaga sorridendo difficili tematiche e che ci lascia stupiti ed affascinati insieme.

Buona Scena!
Giuliana Meli

Buona Scena!
Giuliana Meli

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